Social Card 2015 Per Disoccupati: Ancora Solo Sulla Carta

La Social Card Disoccupati 2015, introdotta in via sperimentale con Decreto del 10 gennaio 2013 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Gazzetta Ufficiale n. 102 del 3 maggio 2013), sembrava un’ottima iniziativa e un valido aiuto economico destinato ai nuclei familiari in difficoltà; è partita in sordina, con tono smorzato e, purtroppo, lì è rimasta per problemi di risorse che, a quanto pare, interessano solo l’estensione della misura nelle Regioni del mezzogiorno poiché tuttora in via di definizione!

Quando ho scritto sull’argomento era il 25 gennaio 2013, le città italiane interessate dalla sperimentazione erano 12 (Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona); successivamente, il beneficio è stato esteso anche a tutte le città facenti parte delle seguenti Regioni: Sardegna, Calabria, Basilicata, Abruzzo e Molise, integrando le rimanenti città della Sicilia, Puglia e Campania. Rimangono al momento escluse: Marche, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e la Valle D’Aosta.

Dopo il rapido saggio di geografia e prima di entrare nei dettagli di questa carta acquisti straordinaria (che se fosse già disponibile darebbe un minimo di sollievo a coloro che sono disoccupati o che hanno perso il lavoro, ovviamente aventi diritto e requisiti), mi sembra giusto riportare qui di seguito il testo integrale del Comunicato Stampa emesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 26 gennaio 2015:

“Politiche sociali: Social Card Disoccupati 2015; Ministero, non è ancora possibile presentare domande.

Diversi siti internet hanno diffuso la notizia che in tutti i comuni delle otto Regioni del sud Italia, vale a dire Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo e Molise, Campania e nelle 12 città in cui è stata avviata la sperimentazione della nuova social card, vale a dire, Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona, è possibile presentare domanda per richiedere la così detta social card disoccupati 2015. Alcuni siti internet […] hanno anche pubblicato dei documenti da stampare e portare presso gli uffici postali, che non sono più validi poiché potevano essere utilizzati solo per richiedere l’accesso al beneficio della così detta social card sperimentale avviata nelle 12 città più grandi di Italia.

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali chiarisce, al riguardo, che allo stato attuale l’estensione della misura nelle Regioni del mezzogiorno è tuttora in via di definizione, pertanto non è possibile presentare domande.

Mi sembra chiaro che, nell’attesa che vengano emanate le specifiche procedure per beneficiarne, al momento le uniche informazioni utili possono senz’altro riguardare i requisiti, i limiti reddituali e le modalità di inoltro della domanda per ottenere la Social Card per i disoccupati.

macchia-di-leopardoQuesto sussidio economico, quando verrà sbloccata la situazione (al momento a macchia di leopardo), dovrebbe essere erogato bimestralmente e per non oltre un anno, accreditando direttamente gli importi (che variano a seconda di determinati limiti reddituali) sulla specifica Card utilizzabile nei negozi convenzionati, per pagare le bollette, eccetera.

È stato concepito per sostenere economicamente i nuclei familiari con figli minori, che versano in condizioni di reale povertà oltre che di disagio lavorativo (disoccupati o che hanno perso il lavoro). Per poterne beneficiare servono i seguenti requisiti:

• essere cittadini italiani o di uno degli stati membri dell’Unione Europea (comunitari) residenti nelle Regioni e città individuate dalla norma e sopra indicate;
• per i cittadini extracomunitari, oltre a dover essere in regola con il permesso di soggiorno UE (o CE) per soggiornanti di lungo periodo (ex carta di soggiorno), si deve risiedere da almeno un anno nel Comune (individuato tra quelli interessati dalla legge in questione) in cui si presenta l’istanza per ottenere la Social Card disoccupati.

Le somme mensili variano in base al nucleo familiare: da un minimo di 231 euro per due persone, a 281 euro per tre, 331 euro per nuclei con quattro persone e fino a 404 euro per famiglie più numerose.

Proprio in merito al nucleo familiare, tra i requisiti vi è la necessaria presenza di componenti senza lavoro di età compresa tra i 15 e i 66 anni.

Le condizioni lavorative da rispettare per presentare la domanda sono le seguenti:

• i componenti del nucleo familiare di età compresa tra i 15 e i 66 anni devono essere senza lavoro;
• almeno un componente del nucleo familiare deve aver perso l’occupazione negli ultimi 3 anni.

L’alternativa, rispetto al punto precedente, è questa:

• trovarsi con uno o più componenti del nucleo familiare con redditi da lavoro dipendente o da tipologie contrattuali flessibili il cui reddito complessivo non deve superare i 4.000 € negli ultimi 6 mesi;
• nel nucleo familiare deve essere presente almeno un minore di 18 anni fiscalmente a carico.

Coloro a cui verrà riconosciuto il beneficio devono partecipare a progetti personalizzati finalizzati al reinserimento lavorativo e sociale e rispondere periodicamente a questionari.

I limiti reddituali sono tratti dal Modello Isee 2015 che, rispetto al precedente, presenta nuovi e più elementi di computo. E, comunque, per l’ottenimento della Social Card Disoccupati, è indispensabile che:

l’Isee, in corso di validità, sia pari o inferiore a € 3.000;
• il patrimonio mobiliare, sempre ai fini Isee, risulti inferiore a € 8.000;
• laddove si sia titolari di indennità previdenziale o assistenziale, l’ammontare complessivo sia inferiore a € 600 al mese;
nei dodici mesi precedenti la richiesta non risulti alcun autoveicolo immatricolato;
stesso dicasi per autoveicoli di cilindrata superiore a 1300cc o motoveicoli superiori a 250 di cilindrata negli ultimi tre anni;
• se la casa è di proprietà, non deve superare ai fini Imu il valore di 30.000 euro.

social-card-2015-lavori-in-corsoAnche se l’importo viene accreditato dall’Inps (che si occupa di verificare i requisiti inerenti la condizione lavorativa, patrimoniale, i trattamenti previdenziali e le dichiarazioni ISEE), è il Comune di residenza che fornisce i moduli di richiesta e verifica i requisiti (anagrafici, di residenza, di cittadinanza ed eventuali criteri di priorità indicati da Deliberazioni interne) per concedere la Social Card 2015. È sempre il Comune che fissa il termine di presentazione della domanda, stila una graduatoria provvisoria e, dopo la sua pubblicazione, se si hanno elementi di contestazione, il cittadino può chiedere un riesame della domanda che verrà rivalutata e decisa.

Sembra che la tessera elettronica, già precaricata dei primi accrediti, debba essere ritirata presso un Ufficio Postale.

È assolutamente necessario assumere frequenti informazioni presso il proprio Comune e non lasciarsi sfuggire l’occasione di poter accedere a questo beneficio.


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