Prorogate fino al 31.12.2013 le detrazioni per ristrutturazioni ed efficienza energetica

Nel mio post del 15 febbraio 2013, dal titolo “Fotovoltaico: fino al 30 giugno 2013 detrazione al 50%, dopo … solo il 36%”, avevo concluso così: “Dal 1° luglio 2013 l’agevolazione fiscale del 55% per il risparmio energetico sarà sostituita con la detrazione del 36% prevista per le spese di ristrutturazioni edilizie”.

Ebbene no: al Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 147 del 26 giugno 2012, Supplemento Ordinario n. 129) – Misure urgenti per la crescita del Paese – al suo art. 11, è stata concessa una proroga fino a dicembre 2013 sia per la detrazione dell’imposta lorda sugli interventi di riqualificazione energetica degli immobili, innalzando l’aliquota dal 55% al 65% (ripartita in 10 quote annuali di pari importo), sia per lo sgravio fiscale per chi ristruttura casa o fa interventi edilizi confermando la percentuale al 50%.

Per quanto riguarda l’efficienza energetica, questa si estende anche agli interventi sulla struttura esterna che possa consentire, mediante l’utilizzo di materiale isolante, coibentante e similare, una buona resa che migliori la termoregolazione. Stesso dicasi per le imposte, pavimenti e coperture.

In merito alle ristrutturazioni, il cui ammontare complessivo non deve superare 96.000 euro e la cui percentuale è stata confermata al 50%, ci sono delle novità che riguardano i mobili fissi compresi nella muratura (come per esempio alcune cucine, armadi a muro, bagni, ecc.), ma l’importo della spesa occorrente per questi ultimi “arredi” non deve superare i 10.000 euro. Altra novità riguarda invece le norme antisismiche per le quali sono previste delle operazioni di adeguamento.

Per gli interventi che riguardano i Condomini – che richiedono un iter più lungo per le convocazioni di assemblea, decisioni ed altro – il termine ultimo per documentare le spese sostenute a decorrere dal prossimo 1° luglio, non sarà il 31 dicembre 2013 ma il 30 giugno 2014.

Più nel dettaglio, questo è quanto si legge nel Comunicato Stampa del “Consiglio dei Ministri n. 6” in ordine al punto “Eco-bonus, ristrutturazione edilizia e bonus mobili”:

“… un provvedimento che recepisce la direttiva 2010/31/UE e che mira a dare un’adeguata risposta alla necessaria ed urgente esigenza di favorire la riqualificazione e l’efficienza energetica del patrimonio immobiliare italiano in conformità al diritto dell’Unione Europea e nell’approssimarsi della scadenza degli attuali benefici.

Le finalità del decreto

Il decreto legge ha l’obiettivo di:

  • promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici;
  • favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti rinnovabili negli edifici;
  • sostenere la diversificazione energetica;
  • promuovere la competitività dell’industria nazionale attraverso lo sviluppo tecnologico;
  • conseguire gli obiettivi nazionali in materia energetica e ambientale.

Cosa cambia per il cittadino

Con l’approvazione del decreto legge è previsto un forte potenziamento dell’attuale regime di detrazioni fiscali che passerà dal 55% per gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici (detrazione in scadenza il 30 giugno prossimo) al 65%, concentrando la misura sugli interventi strutturali sull’involucro edilizio, maggiormente idonei a ridurre stabilmente il fabbisogno di energia. Un’ultima conferma, e non ne sono previste successive, stabilita per dare la possibilità a quanti non lo avessero già fatto di migliorare l’efficienza energetica del proprio edificio. Così, per le spese documentate sostenute a partire dal 1° luglio 2013 fino al 31 dicembre 2013 o fino al 30 giugno 2014 (per le ristrutturazioni importanti dell’intero edificio), spetterà la detrazione dell’imposta lorda per una quota pari al 65% degli importi rimasti a carico del contribuente, ripartita in 10 quote annuali di pari importo.

Un vantaggio per l’ambiente per l’economia

L’effetto concentrato nel tempo della proroga e l’aumento della percentuale della detrazione possono dare un forte impulso all’economia di settore e in particolare al comparto dell’edilizia specializzata, caratterizzato da una forte base occupazionale, concorrendo in questo momento di crisi al rilancio della crescita e dell’occupazione e allo sviluppo di un comparto strategico per la crescita sostenibile.

Proprio nell’ottica di recepimento della 2010/31 in materia di prestazione energetica:

  • viene adottata a livello nazionale una metodologia di calcolo della prestazione energetica degli edifici che tenga conto, tra l’altro, delle caratteristiche termiche dell’edificio nonché degli impianti di climatizzazione e di produzione di acqua calda;
  • vengono fissati i requisiti minimi di prestazione energetica in modo da conseguire livelli ottimali in funzione dei costi. I requisiti, da applicarsi agli edifici nuovi e a quelli sottoposti a ristrutturazioni importanti, sono riveduti ogni 5 anni;
  • nasce la definizione di “edifici a energia quasi zero” e viene redatta una strategia per il loro incremento tramite l’attuazione di un Piano nazionale che comprenda l’indicazione del modo in cui si applica tale definizione, gli obiettivi intermedi di miglioramento della prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione entro il 2015, informazioni sulle politiche e sulle misure finanziarie o di altro tipo adottate per promuovere il miglioramento della prestazione energetica degli edifici.

Entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere a “energia quasi zero”. Gli edifici di nuova costruzione occupati dalle Amministrazioni pubbliche e di proprietà di queste ultime dovranno rispettare gli stessi criteri a partire dal 31 dicembre 2018.

Viene, infine, previsto un sistema di certificazione della prestazione energetica degli edifici che comprenda informazioni sul consumo energetico, nonché raccomandazioni per il miglioramento in funzione dei costi. La redazione dell’attestato è obbligatoria in caso di costruzione, vendita o locazione di un edificio o di un’unità immobiliare, nonché per gli edifici occupati dalla Pubblica Amministrazione.

Il Consiglio dei Ministri, ha inoltre introdotto oggi significative ed importanti novità rispetto alle precedenti proroghe. Tra queste:

la proroga, fino al 31.12.2013, delle detrazioni IRPEF prevista nel decreto legge (50 per cento, dall’ordinario 36 per cento, per spese di ristrutturazioni edilizie fino ad un ammontare complessivo non superiore a 96.000 euro, 48.000 euro nel regime ordinario).

  • Tale proroga è stata estesa anche all’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione, per un massimo di 10 mila euro (in pratica si concede un bonus di 5.000 euro);
  • le detrazioni riguarderanno anche gli interventi di ristrutturazione relativi all’adozione di misure antisismiche, nonché all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica delle parti strutturali degli edifici, in base a quanto già previsto dall’art. 16 bis, comma 1, lett. i) del Testo unico delle imposte sui redditi;
  • si tratta, presumibilmente, dell’ultima conferma per questo genere di benefici fiscali, in quanto espressamente prevista nelle more della definizione di misure ed incentivi selettivi di carattere strutturale, finalizzati a favorire la realizzazione di interventi per il miglioramento e la messa in sicurezza degli edifici esistenti, nonché per l’incremento del rendimento energetico degli stessi.”

 

Insomma, per chi avesse intenzione di ristrutturare la propria casa e/o il proprio Condominio sia sotto l’aspetto edile che per l’efficienza energetica, se ritiene affidabili e non da marinaio le “promesse” del governo – che così si è espresso: “…si tratta, presumibilmente, dell’ultima conferma per questo genere di benefici fiscali …”dovrà approfittarne adesso.