Nuovo anno … nuovo accesso alla Gazzetta Ufficiale!

Mentre si leva alto il grido di protesta nei confronti di uno Stato distratto da altro, o concentrato solo a gestire la nostra esistenza in vita solo ed in quanto finalizzata alla sua sussistenza, decidendo le più bieche disposizioni nella nostra più totale estraneità, ora quello stesso Stato raccoglie i suoi cittadini rendendoli partecipi delle leggi pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale.

Ebbene sì, dal 1° gennaio 2013 potremo consultare, gratuitamente, le nuove edizioni – così come le precedenti, quelle storiche e la banca dati dal 1946 – della Gazzetta Ufficiale telematica nel formato dato alle stampe. Lo ha deciso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, in accordo col Ministero della Giustizia e con la collaborazione dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

In altro momento avrei anche accolto con un plauso questo diritto, finora a pagamento e solo appannaggio più che altro di addetti ai lavori del ramo giuridico ma, attualmente, mi sembra tanto “l’alibi” di chi, per scongiurare critiche ed accuse, vuole poter dire: “te l’avevo detto”, anzi: “te l’avevo scritto” e ti ho dato pure la possibilità, gratuitamente, di poter conoscere a cosa stavi andando incontro, dunque non hai motivo di lamentarti.

In effetti, visto che la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana non è altro che lo strumento col quale vengono divulgati e ufficializzati – in modo definitivo -, per varie finalità, i testi legislativi dello Stato, in modo che tutti si possa conoscerli (aggiungerei io … mai troppo presto), a quel punto la conseguenza sarà inesorabilmente l’accettazione, volente o nolente.

Se alcuni scranni fossero occupati per il loro fine precipuo, e non certo a scopo … “insediativo”, la consultazione delle prossime Gazzette Ufficiali potrebbe risultare anche … gradevole, oltre che giusta!