Professione … avvoltoio!

Alla stessa stregua dell’immagine, che presenta un avvoltoio in veste … carina, quasi indulgente, cordiale, accomodante, amichevole, affidabile e quant’altro, ma pur sempre un avvoltoio, il cui significato figurale è appunto “persona avida e rapace, che trae profitto dalle disgrazie altrui”, così alcune agenzie debiti che, forti della debolezza altrui, vendono speranze il più delle volte non realizzabili.

E’ innegabile che ci troviamo tutti in un momento – sfortunatamente non più tale perché ormai troppo prolungato – di difficoltà economica che ci costringe a continui indebitamenti per cercare di sopravvivere, maggiormente, anzi particolarmente, per chi non gode di quei “privilegi” altrimenti dette “ruberie” ormai note perché talmente esagerate e indecenti da emergere a forza di cose.

Questa condizione di bisogno non ci consente di essere sereni e dunque di valutare con prudenza le insidie, alcune oscure, altre meno se non addirittura legalizzate, poste in essere da alcune agenzie debiti che con comportamenti spregiudicati non esitano ad elargire promesse che sanno già di non poter mantenere, senza tra l’altro ulteriori aggravi di spese che a volte si tramutano in nuovi debiti e pure più onerosi dei precedenti.

Quando, navigando su internet, mi imbatto in pubblicità che invitano a non pagare i debiti contratti ma a rivolgersi a certe agenzie “capaci” di ridurre il debito addirittura del 70% di quanto dovuto, mi chiedo se tutti quelli che invece ricorrono alle consuete richieste di rateazione con dei piani di rientro personalizzati (visto che comunque le Agenzie di recupero crediti lo consentono), o si affidano a professionisti che si occupano per loro conto di risolvere transattivamente il problema, sono più stupide di chi contrariamente viene addirittura premiato con il millantato sconto del 70% di quanto dovuto.

Ebbene, sfugge forse che queste chimeriche agenzie, venditrici di promesse e successive delusioni, solo per farci sapere la nostra posizione debitoria (che credo ci sia chiara già prima di rivolgerci a loro), chiedono solo per avviare la pratica un compenso di circa € 400,00, tanto ci costerebbe il plico che ci sarebbe recapitato alla nostra abitazione, contenente lettera di incarico e altre autorizzazioni a visure, ecc. di cui dovrebbe occuparsi un legale e, inoltre, per ogni specifico servizio, verrebbero applicate delle tariffe in percentuale al debito complessivo (circa il 10% della massa debitoria).

A questo punto, considerato che l’esito della pratica si potrebbe definire una sorta di roulette russa, personalmente eviterei di dissanguarmi ulteriormente e mi affiderei innanzitutto al mio buonsenso recandomi prima presso l’Ente creditore (con chi si è contratto il debito – Agenzia delle Entrate, Amministrazione Comunale, ecc.) se ritenessi indebita quella richiesta e, se vi fossero i presupposti per una eventuale opposizione, impiegherei quell’anticipo di quasi quattrocento euro, magari avviando la pratica con un legale di fiducia, ma “che esiste” e può rispondere alle mie domande. Altra soluzione, sicuramente più percorribile, è quella di procedere alla richiesta di rateizzazione del debito direttamente con l’Agenzia di recupero crediti (che per le province siciliane è la nuova S.p.A. “Riscossione Sicilia”, ex Serit Sicilia).

Le trappole sono sempre in agguato, quelle abilmente celate non possiamo evitarle, ma a quelle che riflettono una luce troppo vistosa possiamo sottrarci. Se esistessero le favole … saremmo capaci di crederlo tutti!

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